Metodo Kabat
É una metodologia che si sviluppa negli anni ‘50 grazie alle intuizioni del neurologo Herman Kabat.
Quest’ultimo osservando i movimenti in ambito sportivo, caratterizzati da forza, armonia, velocità, equilibrio e precisione, notò che queste qualità si esprimevano soprattutto durante movimenti che seguivano linee diagonali, rispetto al piano sagittale, con l’aggiunta di rotazioni.
Kabat dimostrò, clinicamente, che i muscoli delle estremità e del tronco si presentavano raggruppati insieme e che seguissero specifici schemi motori composti da movimenti diagonali-spirali che a loro volta combinano tra loro flesso-estensione, abduzione-adduzione e rotazioni.
Un singolo muscolo non è mai usato singolarmente .
«Il cervello non conosce i muscoli ma solo i movimenti»