La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale. La spina dorsale si deforma strutturalmente. Si tratta di una deviazione laterale permanente della colonna. È associata alla rotazione dei corpi vertebrali che si accompagna ad una deformazione dei dischi intervertebrali e a retrazioni (accorciamenti) muscolo legamentose.
La scoliosi può essere classificata a seconda dell'eziologia, della riducibilità della curva, dall'entità e della sede.
In base alla sua localizzazione si distingue in:
• lombare
• dorso-lombare
• dorsale o toracica
• cervico-dorsale
A seconda della riducibilità, la scoliosi è distinta in:
• strutturata (le vertebre e i dischi sono deformati ed è presente il gibbo)
• non strutturata (è presente soltanto un atteggiamento scoliotico – clinicamente senza gibbo e radiologicamente senza rotazione - che è riducibile in decubito supino)
In base all'età la scoliosi è:
• infantile (0-3 anni)
• giovanile (fino alla pubertà)
• adolescenziale (fino a maturazione ossea)
• dell'adulto
A seconda dell'entità della curva la scoliosi è:
• lieve
• moderata
• grave
Nel 70% dei casi la scoliosi si presenta con una curva primaria, con una doppia curva primaria nel restante 30%. Le scoliosi sono idiopatiche, ossia insorgono senza una causa apparente, nel 70-80% dei casi. Possono essere secondarie, congenite oppure acquisite, in seguito ad un trauma, infezioni, tumori e artrite.
La principale causa di questa deformità è lo squilibrio tra lo sviluppo scheletrico e quello muscolare. Poiché l'accrescimento osseo è più elevato nell'età infantile e puberale, le scoliosi idiopatiche compaiono solitamente in questa fascia d'età. È maggiormente frequente nella popolazione femminile, che ha un maggior rischio di sviluppare anche una forma grave.
La deviazione scoliotica viene espressa in gradi misurando l'angolo di Cobb,il gold standard di riferimento,che ne determina l'entità e la gravità.
• Una scoliosi compresa tra i 5 e gli 11° di Cobb è comune nel 7-8% degli adolescenti
• Una scoliosi tra gli 11 e i 20° di Cobb interessa il 2-3% degli adolescenti
• Soltanto lo 0,3-0,5% ha una scoliosi più severa con un angolo di Cobb compreso tra 20 e 30°, soprattutto nelle femmine
• Una deviazione superiore a 30° di Cobb è espressione di una scoliosi grave che colpisce lo 0,2-0,3% degli adolescenti e che necessita di trattamento
Segno caratteristico è il gibbo, una sporgenza pronunciata che si evidenzia flettendo il tronco (test di Adams): si nota un dislivello tra i due lati della colonna che viene misurato dallo scoliometro.
L'evoluzione della scoliosi è variabile e dipende da alcuni fattori come la maturazione scheletrica, l'età, il menarca, la sede, la rotazione e l'entità della curva in gradi. La maturazione scheletrica può essere indagata attraverso il test di Risser, una scala di valutazione che stabilisce il grado di sviluppo osseo: viene valutata l'ossificazione a livello delle creste iliache.
Per fermare o rallentare l'evoluzione della curva con angoli compresi tra 25 e 40 gradi, sono disponibili anche trattamenti incruenti come la chinesiterapia e il rinforzo ottimale della muscolatura paravertebrale.
L'attività fisica è fondamentale per correggere vizi posturali e patologie dell'apparato locomotore ed osteo-articolare e per evitare uno squilibrio di tono muscolare ed un errato allineamento dei segmenti ossei.
La colonna può essere stabilizzata con un corsetto neuro-muscolare, ma gli esercizi posturali consentono di creare automatismi riflessi di correzione. Recenti dati della letteratura suggeriscono che gli sport da preferire sono quelli da carico piuttosto che quelli mobilizzanti il rachide.
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